In cosa consiste questa nuova riforma?
- Gli atenei vengono messi nelle mani dei privati: il CdA dovrà essere composto per almeno il 40% da persone "esterne" alle Università.
- Aumenta la selezione di classe all'interno degli atenei: le borse di studio non saranno più erogate dallo Stato sociale ma da una S.p.A. sulla base di criteri meritocratici, svincolati dal reddito e dalla condizione sociale dello studente.
- Il precariato non viene eliminato: i precari dell'unviersità che non ottengono un contratto a tempo indeterminato entro sei anni perdono la possibilità di intrattenere altri rapporti lavorativi con l'ateneo stesso.
- Il potere dei Baroni resta inalterato: una commissione nazionale attribuirà una fantomatica abilitazione alla docenza, ma la decisione finale spetterà a commissioni locali.
Si tagliano quindi tutti i finanziamenti all'istruzione pubblica, e la si regala in blocco ad istituzioni private. Come ci possiamo aspettare che venga più garantito il diritto all'istruzione per tutti?
NOI SIAMO PER UN'UNIVERSITÀ PUBBLICA, DI MASSA E DI QUALITÀ!
Di seguito vi proponiamo il testo del decreto legge e un contributo sull'argomento di una nostra compagna.

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